Perché la cultura del gioco?

Nei paesi del nord Europa (Germania in testa) il gioco fa già parte della cultura della società: passare una serata a giocare ad un gioco da tavolo è normale; in Italia non ancora, anche se nell'ultimo decennio sono nate tante associazioni per promuovere questa cultura del gioco.

Il gioco infatti è una valida proposta per impiegare il tempo libero in maniera intelligente , perché può creare un centro di aggregazione diverso dal bar o dalla strada (e questo soprattutto per giovani e adolescenti), o dal passare ore davanti alla televisione o ad una playstation.

Il gioco inoltre, anche se trasportato su un'età diversa dall'infanzia, mantiene tutte le sue caratteristiche educative: tramite giochi fatti ad hoc si possono illustrare in maniera coinvolgente la storia locale, piuttosto che sensibilizzare le persone sulla differenziazione dei rifiuti o spiegare concetti quali l'economia equa e solidale, ecc.

In particolare poi, i giochi di ruolo sviluppano la creatività, utilizzando la fantasia per creare le ambientazioni necessarie ad “ospitare” la storia, e stimolano le persone alla lettura e alla conoscenza.

Ma soprattutto il gioco è un ottimo mezzo di socializzazione, di conoscenza, di apertura verso gli altri.